Il Comune di Roma porge la mano alla Tunisia. Anche perché, come ha detto oggi il sindaco Gianni Alemanno, al termine di un incontro in Campidoglio con i rappresentanti del sindacato Union generale tunisienne du travail (Ugtt) di Tunisi, ospite della Uil di Roma e del Lazio, con cui è gemellato, "la condizione affinché molti dei tunisini" arrivati in Italia "possano tornare in patria è che l'economia del loro Paese rapidamente riprenda a crescere".
E nella direzione di un sostegno all'economia e al turismo della Tunisia, quello in Campidoglio è "un incontro estremamente importante – spiega Alemanno – perché questa è la prima delegazione che viene in Italia per dare messaggi rassicuranti sull'esito della rivoluzione dei gelsomini. Loro sottolineano che la situazione evolve in maniera assolutamente pacifica e democratica – aggiunge – E noi dobbiamo dare tutti i segnali possibili per sostenere e valorizzare questa scelta. Quindi ci siamo resi disponibili, d'accordo anche con i responsabili della Uil, per promuovere l'immagine giusta della Tunisia in Italia e lavorare con tutte le altre capitali europee in questo senso".
Secondo il segretario della Uil di Roma e Lazio, Luigi Scardaone, che accompagna il segretario Ugtt di Tunisi, Tabboubi Nourredine, "come Europa dobbiamo attivarci per salvare il turismo della Tunisia, che per quel Paese rappresenta oltre il 60% del Pil e di cui vivono 400 mila famiglie. Altrimenti avremo un dramma peggiore di quello che stiamo vivendo".