A Savona si discute della tassa di soggiorno

Mattea: sono contraria, si torna indietro di anni. Ma molti comuni si sono detti favorevoli

A Savona gli assessori al turismo e molti sindaci dei comuni vicini hanno discusso sulla possibilità di inserire la tassa di soggiorno. Finale, Spotorno e Savona si sono detti pronti a introdurre l’imposta, mentre altre amministrazioni si sono riservate di verificare la situazione relativa al proprio bilancio comunale e confrontarsi con le associazioni di categoria.
“Gli amministratori locali hanno avuto la possibilità di esprimere la propria opinione in riferimento alle proprie risorse. Ci sono amministrazioni che motivando con grosse carenze di bilancio avrebbero intenzione di introdurre la tassa di soggiorno, altri in quanto hanno poche strutture ricettive e convinti che gravando sul turista si possa incidere negativamente sull’offerta, sono contrari”, ha spiegato Carla Mattea, assessore provinciale al turismo.
Ma l’assessore ribadisce la propria contrarietà verso la tassa che, “ci riporterebbe indietro di molti anni, alle vecchie aziende di soggiorno, soprattutto nel momento economico difficile che stiamo vivendo. La tassa di soggiorno – ha aggiunto Mattea – viene imposta al turista che viene sul territorio a differenza della tassa di scopo che è finalizzata al miglioramento dell’offerta turistica. Un amministratore potrebbe pensare di dirottare questi fondi sulle opere pubbliche, ritenendo che anche il turista possa trarne beneficio”.
Secondo i calcoli, la tassa di soggiorno varierà in base alle strutture ricettive: una media di 1.5 euro a notte circa per gli hotel 3 stelle, 0.50 per i campeggi fino a 2 euro per gli alberghi a 4 o 5 stelle.

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