Una professione ufficiale dedicata alla cura dei sentieri delle Cinque Terre e riconosciuta da Regione Liguria. Si tratta dell’Operatore alla difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali’, in una parola il ‘manutentore dei sentieri’. Una figura nata su iniziativa del Parco Nazionale delle Cinque Terre in collaborazione con Regione Liguria, Alfa Liguria e Isforcoop per garantire la percorribilità della rete escursionistica e la salvaguardia dei suoi elementi di valore.
Sono diciotto ‘i manutentori dei sentieri’, che hanno ottenuto la qualifica di ‘Operatori alla difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali’, professionisti già inseriti nelle squadre dedicate alla cura della rete escursionistica dell’area protetta (130 km di sentieri). Un percorso di formazione che ha creato occupazione qualificata con un investimento del Parco di circa 2 milioni di euro.
La consegna degli attestati ai primi 18 operatori, è avvenuta presso la sede del Parco a Manarola, con la partecipazione di Alessandro Piana, Vicepresidente e Assessore Agricoltura, Parchi, Entroterra e Montagna, Escursionismo e Tempo libero Regione Liguria, di Giacomo Raul Giampedrone, Assessore alla Difesa del suolo e Ambiente della Regione Liguria, di Lorenzo Viviani, Presidente del Parco Cinque Terre e del direttore Patrizio Scarpellini, alla presenza del sindaco di Monterosso al Mare Francesco Sassarini. Ad illustrare il lavoro congiunto degli enti per la costruzione del percorso formativo e di qualificazione professionale: Emanuele Raso e Lorena Pasini per il Parco Cinque Terre, Elisabetta Garbarino per Alfa Liguria, Alessandra De Simone per Isforcoop e.t.s
Il progetto del Parco ha coinvolto diverse realtà chiamate a collaborare con l’ufficio sentieri del Parco. Nata da una necessità emergenziale del Parco per diventare emblema del nuovo paradigma di gestione, la professione mutua gli antichi saperi tramandati nei secoli dal “contadino ingegnere tuttofare” in chiave moderna e si innova con le tecniche e le esigenze emergenti. Si tratta di un vero e proprio green job, la cui attività principale consiste nella cura degli elementi caratteristici del paesaggio agrario e forestale delle Cinque Terre come muri a secco, scalinate o staccionate, piccole opere di ingegneria naturalistica e di regimazione delle acque, sentieri e selciati in pietra, aree di sosta attrezzate. Mansioni lavorative tutte in outdoor – per la salvaguardia del prezioso territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Patrimonio Unesco.
Il percorso di qualificazione non è stato veloce né scontato: ha previsto la frequenza di moduli didattici teorico pratici, con verifica finale delle competenze acquisite e lo svolgimento dell’attività lavorativa sul campo per un totale di circa 1600 ore a completamento della formazione. Per ogni candidato è stato creato un fascicolo, una sorta di dossier che raccoglie le esperienze pregresse messe a frutto. Attraverso il percorso di individuazione e validazione di competenze da parte della commissione dell’ente formatore, si è giunti alla successiva certificazione da parte dell’Agenzia Regionale per il lavoro Alfa Liguria per l’inserimento nel Repertorio Regionale delle Professioni, valida per tutto il territorio nazionale.
L’organizzazione del corso di formazione, partito nel 2019, e successivamente sviluppato anche nell’ambito delle azioni del Progetto Stonewallsforlife (LIFE18CCA/IT/001145) con il fine di favorire le conoscenze delle tecniche costruttive delle opere in pietra a secco, è stato curato dall’Ente formativo Isforcoop, che ha avuto il compito di verificare anche l’idoneità dei candidati corsisti per l’inserimento nell’albo professionale. Il percorso ha previsto la partecipazione alle prime 64 ore (due moduli da 32 ore) di attività didattica suddivisa tra parte teorica e pratica; oltre a formare gli aspiranti manutentori sugli aspetti tecnici, le modalità esecutive degli interventi e l’uso delle attrezzature, le docenze hanno spaziato dalla conoscenza del contesto territoriale alle azioni intraprese dal Parco, in tema di fruibilità dell’area, mitigazione del rischio idrogeologico, anche in relazione all’adattamento al cambiamento climatico. Il tutto tenendo sempre come elemento centrale il valore della sentieristica quale elemento identitario delle Cinque Terre e sistema di mobilità a basso impatto ideale per favorire la conoscenza del Parco e delle sue peculiarità.