In Liguria -50% di viaggiatori sui treni regionali: servizio verrà ridotto

Diminuiscono per l’emergenza Coronavirus i viaggiatori sui treni regionali e, come previsto dal contratto, Regione Liguria ha chiesto a Trenitalia di ridurre il servizio fino al 3 aprile.

“Manteniamo una frequenza essenziale di collegamenti – spiega l’assessore ai trasporti Gianni Berrino – ma cerchiamo di ottimizzare le risorse. È inutile far viaggiare treni semivuoti ed è necessario preservare l’equilibrio del contratto di servizio messo a rischio dal brusco crollo di biglietti e abbonamenti venduti. Gli studenti in questi giorni non viaggiano e anche i pendolari sono diminuiti moltissimo. La scorsa settimana abbiamo registrato un 50% di viaggiatori in meno, con punte del 60% su alcune linee. Con l’applicazione del Dpcm del nove marzo prevediamo un ulteriore calo fino al 70%”.
Il servizio regionale sarà ridotto mediamente di circa un terzo dei collegamenti, le modifiche sono già operative da questa mattina. Le coppie di treni sulla linea Genova – Milano passano da 8 a 4. Sulla linea Genova Voltri – Genova Nervi i treni scendono da 48 a 19, sulla Genova – Busalla da 24 a 12. Rinviata al 4 aprile l’attivazione di Cinque Terre Express e dei ‘treni del mare’ (i collegamenti di Milano, Bergamo e Gallarate per le riviere). Anche il servizio tra Savona e Sestri Levante viene diminuito del 50%, ma solo nei fine settimana. Verranno sostituiti con autobus gli ultimi treni serali sulle tratte Savona – Genova, Genova – Acqui Terme e Genova – Novi Ligure, così come la coppia di treni Genova – Parma di competenza della Liguria sulla tratta Pontremoli – Parma.
“La riduzione – prosegue Berrino – è stata pianificata tenendo conto delle esigenze di sicurezza sanitaria dettate dall’attuale emergenza: i viaggiatori avranno la possibilità tenere le distanze di sicurezza tra di loro e la sanificazione delle vetture, naturalmente, continua ad essere fatta ogni giorno. Nel frattempo abbiamo chiesto al Governo – conclude – un incremento del fondo trasporti per poter garantire, nonostante il crollo degli introiti, un livello essenziale di servizio”.

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