Nautica, per Matteoli bisogna aumentare posti barca

Sul tavolo anche controlli fiscali e canoni demaniali

Sabato ha preso il via il 50° Salone nautico internazionale di Genova. All'inaugurazione presente  Altero Matteoli, ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Nell'ultimo biennio il fatturato globale della nautica ha subito una contrazione del 31%. Secondo Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina, sono finite sia le risorse economiche, sia quelle intellettuali, sia quelle umane. Con una metafora calcistica, Albertoni ha rilanciato la palla nella "metà campo del governo che ha tutti gli strumenti di agire". Dal canto suo il ministro Matteoli ha raccolto la metafora rispondendo che "in campo giocano gli imprenditori e che il Governo non può che fare l'arbitro e ha l'obbligo di fare in modo che questi possano muoversi senza vincoli". Inoltre, il ministro ha la mancanza di posti barca come uno dei vincoli alla crescita. "I cugini transalpini – ha spiegato – pur avendo meno km di costa dell'Italia, hanno il doppio di ormeggi". Di differente avviso Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, che ha osservato che in 10 anni i posti barca in Liguria sono passati da 14 mila a 25 mila ed è ora di porre dei limiti alla proliferazione dei porti turistici. Ma durante il salone si è discusso anche sul  tema dei controlli fiscali. Per Albertoni "è giusto eseguire controlli e sanzionare chi non rispetta le regole ed ancor più giusto è abbattere l'evasione, ma va fatto con norme chiare soprattutto omogenee in ambito europeo".  Altro problema non risolto è quello dei canoni demaniali che trova un forte limite nella legge finanziaria 2007 e sul quale Matteoli si è impegnato ad adoperarsi. "Il Governo – questa è stata la promessa del ministro – non si tirerà indietro per sostenere e contribuire al rilancio della nautica".

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