Strategia turistica nazionale per mercati emergenti e lontani

È quanto ha affermato Berlangieri dopo studio Confesercenti-Ref

“Una strategia nazionale di promozione turistica è indispensabile soprattutto sui mercati emergenti e lontani”. È quanto ha affermato Angelo Berlangieri, assessore al Turismo della Regione Liguria, commentando lo studio Confesercenti-Ref che fotografa lo stato del turismo estero in Italia. 
Lo studio valuta anche il grado di attrazione e la capacità di soddisfare i visitatori delle regioni italiane. In queste graduatorie la Liguria non compare né tra i primissimi posti né in coda. 
“In fatto di attrattività sui mercati esteri – ha spiegato Berlangieri – Roma, Milano, Venezia e Firenze sono sempre in testa, con le loro regioni. Mettiamoci anche l'Umbria, e il Trentino, che per i tedeschi è una destinazione di prossimità. Ma in Liguria i turisti stranieri sono in aumento. Nell'area mediterranea negli ultimi 5 anni il turismo internazionale è cresciuto del 7%, in Italia del 3%, il che significa un calo, in Liguria di oltre il 10%. La nostra regione si sta internazionalizzando, pochi anni fa i turisti italiani erano il 70% e quelli stranieri il 30%, ora i primi sono il 65% e gli altri il 35%. Nello spezzino, dove è forte il contributo delle Cinque Terre, gli stranieri sono il 52% e gli italiani il 48%. In Russia la Liguria è la quarta Regione italiana come meta turistica. Si tratta di un processo,  – ha concluso – dovuto a diversi fattori: c'è la vicinanza ai bacini europei, il fatto che è venuta meno, in questi anni, la concorrenza dei paesi del Nord Africa, alle prese con problemi di sicurezza, e c'è anche il lungo lavoro che abbiamo fatto, di promozione e di organizzazione. Tra l'altro, anche grazie a questo lavoro, l'aeroporto di Genova ha molti più scali diretti che in passato”.

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