Sea, sindacati protestano contro ulteriore vendita

Confermato lo sciopero dei sindacati, ma la data non è stata fissata

La categoria dei trasporti dei sindacati confederali conferma lo sciopero contro la possibile vendita da parte di Milano di un'ulteriore quota di Sea. Ancora non è certa la data dello stop ma è possibile che i lavoratori organizzino anche qualche presidio a partire dal prossimo consiglio comunale. A renderlo noto Onorio Rosati, segretario milanese della Camera del Lavoro, dopo un incontro tra Cgil, Cisl e Uil e Bruno Tabacci, assessore al Bilancio.
“Sostanzialmente – ha spiegato Rosati – hanno detto che non c'é una decisione definitiva anche se l'amministrazione, se intende fare investimenti, ha bisogno di fare una vendita straordinaria. Ci preoccupa una privatizzazione per il destino della Sea, dei lavoratori e anche della città”.
"Stiamo discutendo – ha aggiunto Danilo Galvagni, segretario milanese della Cisl – di posti di lavoro. Il benessere di Milano non deve essere sulle spalle delle partecipate”.
“La Sea ha un grosso valore, è vero – ha concluso Walter Galbusera, segretario milanese e regionale della Uil – Ma c'é anche la Galleria. Il Comune deve pensare a un' ipotesi concreta delle disponibilità che non nasca dalla dismissione societaria”.

 

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