I progetti della ‘Grande Brera’ in mostra alla Triennale

Fino al 16 febbraio saranno esposti alla Triennale i 13 progetti di altrettante ditte italiane, partecipanti al concorso per la ristrutturazione dello storico Palazzo Citterio, destinato ad ampliare le capacità espositive della Pinacoteca di Brera. È un passo avanti per il progetto della ‘Grande Brera’, lanciato nel 1972. Da allora una serie di ostacoli hanno ritardato l'esecuzione del programma. I 13 elaborati sono articolati sulla base di un progetto preliminare redatto da Alberto Artidi, soprintendente per i beni architettonici di Milano. Palazzo Citterio è destinato alla esposizione permanente, finora assai limitata per mancanza di spazio nell'attuale Pinacoteca, delle opere da fine Ottocento al contemporaneo, facenti parte di diverse collezioni nel tempo donate a Brera. Qui finirà il famoso dipinto divisionista ‘La Fiumana’ di Pellizza da Volpedo. Vi sarà poi l'intera collezione Jesi, con capolavori di Boccioni, Modigliani Severini, Carrà Sironi, Morandi, De Pisisi, Scipione, Mafai, Marino Marini, Artuto Martini. Altre opere provengono dal lascito Vitali e da acquisti fatti direttamente negli ultimi decenni.
La nuova sede espositiva avrà inoltre una parte riservata a mostre temporanee. Per l'arte antica sono previsti nuovi spazi  nell'attuale Pinacoteca, usufruendo in un prossimo futuro della parte del Palazzo di Brera lasciata libera dal trasferimento dell'Accademia.

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