Mantova, riapre la Camera degli Sposi dopo 3 anni di restauri dopo sisma

Torna a farsi ammirare la Camera degli sposi che Andrea Mantegna, pittore di corte dei Gonzaga, aveva ricavato tra il 1465 e il 1474 nella torre nord est del castello di San Giorgio, a Mantova.    

Un complesso di affreschi in cui il pittore ritraeva la famiglia di Ludovico II Gonzaga, marchese di Mantova. Un capolavoro che per 3 anni è rimasto nascosto al pubblico a causa del terremoto del maggio 2102 che aveva danneggiato sia il castello che l’annesso palazzo Ducale.
Oggi, venerdì 3 aprile, la Camera Picta riaprirà al pubblico, ma le visite saranno ancora contingentate, al massimo 1.500 visitatori al giorno a gruppi di 25 persone.

“Oggi è un giorno importante sia per Mantova che per l’Italia che riavrà uno dei capolavori del Rinascimento”, ha detto Dario Franceschini, ministro di beni culturali e turismo.   
A seguire i lavori di consolidamento, costati diversi milioni di euro, è stata Giovanna Paolozzi Strozzi, sovrintendente ai beni storici di Mantova sino a qualche mese fa e adesso responsabile del polo museale regionale del Piemonte.

“Il terremoto – ha detto Paolozzi – è stata l’occasione per spacchettare il percorso museale in tre parti. La prima, Corte vecchia, è stata riaperta qualche tempo dopo il sisma; la seconda, quello del castello di San Giorgio, arriva oggi e comprenderà anche la visita alle sale attigue alla Camera degli sposi dove saranno esposte le 99 opere ottenute in comodato dall’imprenditore mantovano Romano Freddi. Questo percorso sarà dotato di un biglietto autonomo. La terza sezione museale sarà quella della Rustica e aprirà il 2 settembre. Corte nuova resta invece, ancora chiusa per restauri”.

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