Mario Resca sceglie Milano per lanciare al governo l'allarme Brera. Per il dg del mnistero dei beni culturali entro l'estate servono dai 20 ai 30 milioni di euro per non far naufragare il progetto della Grande Brera. "Le istituzioni devono passare dalle parole ai fatti – ha affermato – servono dai 20 ai 30 milioni per far partire i cantieri: mi auguro che prima della fine di luglio il problema dei fondi venga risolto. Il progetto della Grande Brera è in cima alle priorità del ministero: non può essere affossato". Resca sottolinea di non avere nulla da rimproverarsi. "Il mio lavoro l'ho fatto – ha detto – ho messo d'accordo 3 ministeri, quello dei Beni Culturali, dell'Istruzione e della Difesa. Ora bisogna trovare i fondi per avviare i cantieri perché sono sicuro che poi in una città come Milano si troveranno tante sensibilità anche nel mondo dei privati disposte a credere in un investimento che avrà un grande ritorno". Il progetto, che punta alla trasformazione della pinacoteca in un grande polo museale, resta ancora sulla carta e il commissario teme che ulteriori ritardi possano compromettere la realizzazione della Grande Brera entro il 2015, anno dell'Expo. "Queste sono le conseguenze di una situazione economica difficilissima e dei tagli che il governo ha fatto sulla cultura – ha commentato Stefano Boeri, neoassessore alla cultura di Milano – La nuova amministrazione comunale presterà la massima attenzione a tutti i progetti che prevedono l'aumento degli spazi della Pinacoteca e dell'Accademia e siamo pronti, per quanto è di nostra competenza, a dare un aiuto nel reperimento delle risorse".