Vandali imbrattano la ‘Galleria’ a Milano, rabbia e polemiche bipartisan

ph. Andrea Cherchi

Continuano i danneggiamenti nei confronti del patrimonio artistico italiano. Stavolta a farne le spese la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, imbratta con delle scritte da alcuni writer.  Gli ignoti, vestiti di nero, hanno deturpato il frontone con una grande scritta centrale e altre laterali, simboli e disegni stilizzati fatti con vernice verde
spray.
In un filmato, girato dal basso, in piazza del Duomo, si vedono addirittura in azione i tre writer, che hanno operato
tranquillamente davanti alla piazza gremita di turisti e milanesi. Qualcuno ha anche espresso il suo dissenso fischiando e protestando durante la performance dei writer.
“È stato deturpato e danneggiato il simbolo della nostra città”, ha detto l’assessore comunale alla Sicurezza Marco
Granelli assicurando che si sta cercando di identificare gli autori mentre si lavora per capire come cancellare le scritte.
“È una vergogna senza fine – ha commentato il vicepremier e ministro Matteo Salvin – Faremo di tutto – perché le forze dell’ordine prendano questi teppisti, che devono avere una lezione che si ricorderanno per tutta la vita, a base di carcere, multa e servizi sociali a favore di disabili e anziani”.
“Devono pagare fino all’ultimo centesimo – ha ribadito il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana –
Li prenderemo. Non possiamo accettare che le nostre città e la nostra cultura siano continuamente imbrattate e vandalizzate”.
“Il rispetto per i beni pubblici e per i nostri immensi tesori artistico-architettonici deve affermarsi sempre più come
valore assoluto, a partire dalla scuola e fino agli strumenti social che troppo spesso rilanciano le gesta di veri e propri
vandali che mettono a rischio i monumenti e gli spazi aperti al pubblico di elevatissimo valore storico e culturale”, ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
(photo credits @Andrea Cherchi)
editore:

This website uses cookies.