Continua la battaglia degli albergatori bergamaschi nei confronti della tassa di soggiorno. Dopo il no dell'amministrazione comunale alla richiesta di rinviare di 1 anno l'introduzione della tassa, le 3 associazioni degli albergatori Ascom-Federalberghi Bergamo, Confesercenti Bergamo – Asshotel e Confindustria Bergamo, si sono incontrate con Enrico Facoetti, assessore al Bilancio, e hanno presentato le istanze che l'amministrazione dovrebbe adottare con l'introduzione della nuova imposta, tra le quali: l'importo di 2 euro per i 4 stelle, di 1,5 euro per i 3 stelle, di 1 euro per i 2 e 1 stella e 0,50 per gli ostelli della gioventù; le esenzioni per i minori di 16 anni, le guide turistiche e gli accompagnatori di gruppi; la non applicazione dell'imposta a chi soggiorna per più di 5 notti; la richiesta di parere delle associazioni in merito alla relazione finale di destinazione dell'imposta presentata al Consiglio; un differimento medio del versamento dell'imposta di 75 giorni come compensazione del costo delle commissioni per incassi con pagamento elettronico; misure di agevolazione per le spese di adeguamento dei sistemi informatici. Inoltre, le associazioni chiedono che l'amministrazione si impegni in azioni concrete contro l'abusivismo.
"È fin troppo facile, quando bisogna far tornare i conti, introdurre balzelli che risultano a maggior ragione odiosi se destinati a danneggiare ambiti importanti per la nostra città, come quello del turismo. La giunta Pdl-Lega aguzzi l'ingegno e trovi altre strade", ha commentato Vittorio Grossi, consigliere comunale dell'Idv. "È paradossale – prosegue – che il sindaco affermi di voler sostenere, attraverso questi nuovi introiti, il turismo cittadino. Con l'introduzione della tassa di soggiorno si va proprio nella direzione opposta rispetto ad iniziative destinate a valorizzare il patrimonio della nostra città. Il turismo è una risorsa fondamentale per il presente ed ancor più per il futuro: dobbiamo guardarci bene dal metterne a repentaglio lo sviluppo". Per Grossi l'unico effetto concreto della tassa sarebbe uno spostamento dei turisti verso i comuni limitrofi.