Un successo che supera i 4100 visitatori in due soli weekend, in cui Le Vie dei Tesori è giunto per la 2^ volta a Mantova. Il festival che da 13 edizioni racconta il patrimonio culturale della Sicilia da due anni è sbarcato in Lombardia. Lo scorso weekend si era marciato verso i 2mila visitatori in 9 siti, in questo secondo fine settimana i numeri sono saliti molto perché ha riaperto le porte l’atteso Palazzo del Podestà, residenza in restauro da sei anni per i danni provocati dal terremoto. La riapertura è diventata così un simbolo di rinascita e di riappropriazione del territorio. Gli oltre 700 visitatori hanno potuto accedere soltanto in alcune sale, con misure di sicurezza, a gruppi di poche persone alla volta munite di caschetto protettivo. Ma il pubblico è accorso, soprattutto mantovani che da tempo vedevano chiuso il palazzo.
“Siamo riusciti ad aprire a cantiere in corso, un palazzo che per Mantova ha un significato particolare – dice il sindaco Mattia Palazzi – e abbiamo ottenuto un successo straordinario. Siamo contenti che questa iniziativa unisca Palermo e Mantova sulla stessa linea della riappropriazione del patrimonio culturale. Dimostra, al Nord come al Sud, che le città hanno bisogno della loro memoria, che si devono sforzare per recuperare i siti e per difenderli. Le Vie dei Tesori è un’iniziativa bella, importante e siamo felici del successo”.
“La prima intuizione de Le Vie dei Tesori nacque in me nel lontano 2005 proprio a Mantova, quando pensai di ideare un format a Palermo che unisse bellezza e partecipazione – spiega Laura Anello, presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori onlus – Il successo a Mantova quindi mi emoziona doppiamente e chiude un cerchio. Grazie a questa meravigliosa città ispiratrice, grazie alle istituzioni, grazie alla Fidam, grazie ai ragazzi narratori, grazie ai visitatori che hanno fatto loro lo slogan di quest’anno: Scopri la bellezza che ti appartiene”.
Oltre al Palazzo del Podestà di Mantova, hanno aperto le porte altri nove siti tra chiese, residenze, complessi gesuiti, in collaborazione con associazioni culturali, Comune, Università, Diocesi, Demanio, Consorzio di bonifica.