A Milano monta la protesta contro Uber: stop ai taxi

Una protesta spontanea ha bloccato la circolazione dei taxi in quasi tutta Milano, dove ieri i tassisti si sono fermati per protestare ancora una volta contro Uber, multinazionale che attraverso la sua app mette a disposizione dei clienti un servizio di noleggio con conducente.
Frammentati in una ventina di sigle sindacali, senza sapere con chiarezza per quanto ancora proseguirà il blocco, i tassisti hanno reagito in modo compatto.
I 6 mila tassisti attivi tra Milano e comuni vicini, nei prossimi giorni cercheranno di riunirsi in assemblea per stabilire come proseguire la protesta contro un servizio che continuano a considerare illegale, a maggior ragione dopo il lancio di UberPop, sistema che permette a chiunque abbia la patente da più di 3 anni di registrarsi come autista e usare un veicolo privato per trasportare clienti. "UberPop ha scatenato l'inferno – spiega Silla Mattiazzi, coordinatore nazionale Uil trasporti – è il massimo dell'illegalità. Se passa il concetto che una multinazionale arriva e trasgredisce le regole, è il far west. Adesso succede a noi, ma nel futuro può succedere anche ad altre categorie".  

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