Confcommercio Lombardia contro comuni ‘turistici’ mascherati

Regione riconfermi solo quelli a ‘forte attrattività turistica’ in vista liberalizzazione orari

La Confcommercio ha chiesto alla Regione di riaffermare i criteri di attrattività turistica e di verificare i profili incostituzionalità della norma contenuta nella manovra di governo, introdotta su iniziativa di Michela Vittoria Brambilla, ministro del Turismo. Il Consiglio generale di Confcommercio Lombardia ha approvato, infatti, un ordine del giorno con il quale si chiede alla Regione di riaffermare che i comuni turistici sono soltanto quelli a ‘forte attrattività turistica', ovvero che devono rispondere a precisi criteri già definiti dalla vigente normativa regionale. Una puntualizzazione necessaria affinché non ci sia una corsa ai comuni turistici ‘mascherati' con l'obiettivo di veder liberalizzati gli orari delle attività commerciali così come prevede la norma del ministro del Turismo.
Una norma che Confcommercio Lombardia critica molto duramente, perché censurabile nel metodo, per la mancata concertazione con le parti interessate, e nel contenuto, chiedendo alla Regione di verificare "profili di eventuale incostituzionalità del provvedimento e, qualora ne ricorrano i presupposti" di assumere le "iniziative necessarie per la dichiarazione di incostituzionalità".
"La stessa Corte Costituzionale – si rileva nell'ordine del giorno – ha più volte confermato come la disciplina degli orari rientri nella materia del commercio di competenza esclusiva delle Regioni".

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