“Nelle Marche le previsioni turistiche per il 2017 sono negative. Abbiamo il 2% di prenotazioni al nord per arrivare a quota zero man mano che si scende verso il sud della regione, e perciò occorre lavorare subito per il 2018″. Sono i dati diffusi da Massimiliano Polacco, vicepresidente della Cciaa di Ancona, durante la conferenza stampa sull’attività della Cciaa per il 2017.
“Con la nostra azienda speciale Marchet stiamo pensando ad una campagna di comunicazione per l’estero – ha annunciato – e stiamo lavorando con i nostri imprenditori per poter certificare la sicurezza delle strutture turistiche. I vecchi spot per il turismo non servono più, dobbiamo ricostruire l’immagine del nostro territorio, servono idee per comunicare ottimismo e sicurezza, che non vanno certamente collegate al concetto del terremoto.
Secondo una prima stima, le imprese turistiche marchigiane danneggiate dal terremoto sono 6 mila, “ma il dato certo non ce l’ha nessuno – ha sottolineato Polacco – perché devono essere ancora completate 80 mila verifiche Aedes.
Anche il turismo lungo la costa ha subito un danno indiretto dal sisma ma che è comunque collegato al resto della regione. Dobbiamo far ripartire tutto il turismo delle Marche e, ad essere ottimisti, ci vorranno almeno cinque anni. Qualche errore è stato fatto – ha ammesso Polacco – abbiamo bisogno di continuare a lavorare sui mercati esteri, specie quelli europei, che sono quelli che hanno smesso di telefonare subito dopo il 24 agosto, e non certamente su quelli cinesi o indiani che non abbiamo mai visto.
Dobbiamo trasmettere un’immagine positiva del nostro territorio, non possiamo sbagliare messaggio perché la stagione 2016, con un giugno piovoso e le scosse di agosto, è andata persa, con una durata di solo un mese e mezzo”.