La Confcommercio della Regione Marche traccia un bilancio dell'estate appena conclusa ed evidenzia che anche questa si è contraddistinta per la proliferazione indiscriminata di centinaia di feste paesane, sagre, feste di partito la cui unica vera motivazione è il business che deriva dal somministrare cibi e bevande. Secondo la Confcommercio tutto ciò rappresenta una vera e propria ‘coltellata nella schiena' degli esercenti che sono impegnati tutti i giorni in prima linea nel cercare di far quadrare i conti delle proprie attività. Per la Confcommercio, se pur non contraria a tali eventi, ritiene che ormai si sia giunti al limite della sopportazione. Già dallo scorso anno l'associazione ha inoltrato una richiesta alla Regione affinché vengano modificati i criteri che consentono di organizzare manifestazioni temporanee.