Dopo 46 anni ad Ancona riapre la chiesa di San Gregorio Armeno, chiusa dopo il terremoto del 1972. Venerdì 14 dicembre, quindi, grazie agli interventi di restauro e ripristino curati dalla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con il segretariato regionale dei Beni e delle attività culturali delle Marche, il Comune di Ancona restituirà la chiesa alla città.
“La soprintendenza – spiega Paolo Marasca, assessore alla Cultura e al Turismo – ha deciso di inaugurare la nuova vita della chiesa con una mostra dal titolo ‘Terre in movimento’. Tre dei maggiori fotografi in attività, Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp, si sono dedicati ai territori marchigiani colpiti dal sisma e le loro opere vengono esposte ad Ancona nel cuore del capoluogo marchigiano. Il contributo degli artisti – aggiunge – è, da un lato, un riconoscimento dell’opera di tutela da parte delle istituzioni e dei carabinieri del Tpc, dall’altro un punto di vista differente per riflettere sul futuro della regione intera”.
Altro grande evento è il ritorno della Pala di Siciolante da Sermoneta (meta del XVI sec.) nella sua collocazione originaria. “I lavoro che abbiamo fatto e stiamo concludendo, assieme alla Soprintendenza e con il supporto da parte della Pinacoteca di Brera, è destinato ad essere una pietra miliare a livello nazionale, perché accade di rado che opere mosse nel periodo napoleonico ritornino nelle loro sedi di origine. Anche questo, è un atto di riflessione sul paesaggio artistico delle Marche, ed è un’opera di rigenerazione. Stiamo lavorando affinché la Pala arrivi in primavera, e la Soprintendenza ha proposto di realizzare il restauro e la pulitura già all’interno della chiesa, aprendo al pubblico le operazioni, cosa che ci sembra bella ed opportuna”, ha detto Marasca