Urbino, al via restyling del Palazzo Ducale

Galleria resta aperta ma Torricini oscurati da ponteggi per 1 anno

Il Palazzo Ducale di Urbino resterà fruibile nonostante i lavori di restyling. Gli interventi, che interesseranno anche il complesso monumentale di San Bernardino e comporteranno un impegno finanziario di circa 10 milioni di euro, sono stati illustrati dai Soprintendenti Maria Rosaria Valazzi e Stefano Gizzi, da Lorenza Mochi Onori, dg per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche e dall'architetto Biagio De Martinis.  
“Nonostante i lavori – ha assicurato Valazzi – non chiuderemo locali fondamentali come lo Studiolo del Duca, e resteranno sempre visibili le opere più importanti della Galleria nazionale delle Marche. Sarà più difficile organizzare grandi eventi, anche se prosegue il progetto su Federico Barocci, e a Pasqua, con il Comune di Fano, presenteremo un dipinto di Giovanni Santi che lo lega al figlio Raffaello”.
Valazzi ha annunciato che saranno resi “più fruibili i servizi per i visitatori, con l'apertura indipendente del Giardino del Pasquino e del Cortile d'Onore.
“I primi 5 milioni di euro li abbiamo già spesi, evitando possibili eventi tragici”, ha detto Mochi Onori, riferendosi ai 4 metri di neve che lo scorso inverno si accumularono sul tetto del palazzo, tanto da rendere necessario l'intervento degli specialisti del Corpo nazionale del Soccorso alpino per alleggerire il peso. “Ora sono già iniziati i lavori, per un importo di 4.683.000 euro per il Palazzo e di 1.325.000 per il Convento e la Chiesa di San Bernardino. Contiamo di terminare gli interventi entro la primavera del 2015”.
De Martinis ha spiegato che “i lavori già conclusi hanno riguardato le facciate e le coperture rivolte verso le piazze del Duca Federico e del Rinascimento. Adesso interverremo sulla parte verso i Torricini, ponendola in sicurezza dal punto di vista sismico, e nella zona anticamente occupata dalla Scuola del Libro. Sarà inoltre sistemato il Giardino pensile. I ponteggi sui Torricini dureranno un anno, ma sullo stesso fronte verrà posta un'immagine a dimensione naturale”.    
“Con i fondi del gioco del Lotto – ha concluso Gizzi – interverremo sulla Chiesa e sul Convento di San Bernardino, ma solo dopo una dettagliata analisi dei più adeguati materiali e tecniche di consolidamento, evitando pericolose cementificazioni”. 

 

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