Maggiore presenza sui mercati esteri e un patto con gli operatori turistici della provincia: sono le strade da percorrere per la crescita del settore vitivinicolo piceno, secondo quanto emerso dal convegno “Territorio e vino”, organizzato dal consorzio agrario piceno. Davanti a circa 250 intervenuti il funzionario dell’istituto commercio estero, Stefano Raimondi, ha invitato le imprese ascolane a proporsi con maggiore iniziativa sui mercati stranieri, specie quelli asiatici, che oggi rappresentano una delle migliori opportunità di crescita, dinanzi a un mercato interno stagnante. Al tempo stesso, però, occorre stringere un patto con gli operatori turistici della Provincia. Il presidente dell’associazione albergatori, Pericle Guidotti, ha dato la sua disponibilità, sottolineando l’importanza di valorizzare i vini locali a cominciare dalle tavole di hotel, chalet e ristoranti. Il presidente della Camera di Commercio, Enio Gibellieri, ha messo in risalto l’importanza di una crescita complessiva del territorio, mentre Alessandro Sita, del Cap, ha ricordato la necessità di mantenere in salute il territorio. Infine, la funzionaria della Regione Marche, Silvana Paoloni, ha illustrato le iniziative intraprese dall’ente regionale per lo sviluppo del settore.