“Con riferimento all’accordo che l’amministrazione Comunale di Fano ha sottoposto all’attenzione delle associazioni di categoria per arrivare all’applicazione della tassa di soggiorno in città dal giugno prossimo, non possiamo far altro che ribadire la nostra contrarietà”. Lo ha affermato Roberto Borgiani, direttore provinciale Confesercenti. “Riconosciamo agli amministratori fanesi il tentativo di giungere ad una soluzione condivisa che permetta di finanziare le iniziative di accoglienza turistica, ma Confesercenti non è disponibile a firmare nessun accordo che comporti l’introduzione di una tassa che, come già detto più e più volte, riteniamo estremamente iniqua”, ha aggiunto. L’Associazione invita tutte le amministrazioni pubbliche a non applicare la tassa di soggiorno, seguendo l’esempio del Comune di Urbino. “I Comuni – ha spiegato Borgiani – devono considerare l’ipotesi di soddisfare i capitoli di bilancio relativi alle spese di accoglienza o facendo economia in altri settori o con una diversa modulazione delle imposizioni locali, ad esempio ripensando le modalità di applicazione dell’Imu. Vorremmo anche ricordare a tutti i Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino che la Conferenza delle Regioni si attiverà a breve con il Governo centrale per chiedere l’abolizione totale dell’imposta di soggiorno”.