Roberto Pozzi, sindaco di Laglio, ha emesso 2 ordinanze che vietano, fino al 30 settembre, di avvicinarsi alla sua residenza di George Clooney, sia a piedi che via lago. Pare che i divieti siano stati emessi per volontà dell’attore che, in caso di diniego, avrebbe lasciato il lago.
Nella questione è intervenuto Vittorio Sgarbi. “Essere italiani, per me – scrive Sgarbi – non significa avere un passaporto italiano: significa amare l’Italia, celebrarne la bellezza, sceglierla come propria dimora. E non c’è dubbio, caro George, che tu debba essere annoverato tra i grandi italiani, perché hai reso famoso nel mondo uno stupendo pezzo di Italia. È emerso che, solo grazie a te, il flusso di turisti è aumentato del 138%. La ricchezza di Laglio e dei suo dintorni, di cui beneficiano tutti gli abitanti, è più che raddoppiata per merito tuo. Vai ricompensato: ricompensato con l’affetto e il rispetto, visto che tu, di soldi, non ne hai voluti. Tu, caro George, non hai chiesto niente, se non di essere lasciato in pace”.
Per Sgarbi non è stato attribuitoa George Clooney. “Per me non è un privilegio: è una misura simile a quella che un sindaco prende quando chiude al traffico automobilistico il centro storico di una città o i dintorni di un monumento. In un certo senso, caro George, sei un monumento anche tu”.