C’è tempo fino al 19 maggio per ammirare il manoscritto originale de ‘L’Infinito’ di Leopardi
Migliaia di visitatori sono venuti appositamente a Recanati in questi mesi per ammirare da vicino il componimento poetico più amato di sempre. È tornato a casa, dopo quasi 120 anni, il manoscritto de L’Infinito conservato a Visso, uno dei più celebri componimenti della storia della poesia firmato da Giacomo Leopardi. È esposto in via straordinaria a Villa Colloredo Mels ancora fino al 19 maggio nell’ambito dell’evento ‘Infinito Leopardi’, che celebra il bicentenario dalla sua stesura.
Nel lungo ponte di aprile e primi di maggio Recanati e i suoi musei sono stati invasi da tanti turisti. Tantissimi i visitatori che hanno scelto la città marchigiana come meta ideale dove trascorrere qualche giorno di relax nel nome della cultura. Dall’inizio dell’anno i visitatori del circuito museale civico di Recanati sono stati 19.500, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2018 del 22%. In questo contesto si registra un ottimo gradimento della città e dei servizi offerti da parte dei visitatori.
Un successo grazie anche al biglietto unico che, al costo di 10 euro intero, 8 ridotto, permette la visita dell’interno circuito dei musei della città. Sono stati, inoltre, nelle ultime settimane, 700 i partecipanti all’Infinito experience, la visita teatralizzata ai luoghi leopardiani e al Colle dell’Infinito in compagnia di un attore che interpreta Giacomo Leopardi. Tra i luoghi visitati, il Colle dove il poeta compose L’Infinito.
Un flusso continuo di eventi ed appuntamenti imperdibili, quali mostre, spettacoli, conferenze, pubblicazioni, interesserà la città di Recanati per tutto il 2019 per festeggiare i 200 anni dell’Infinito di Leopardi.
Fino al 19 maggio sono visitabili 2 mostre: la prima, a cura di Laura Melosi, direttrice della Cattedra Leopardiana presso l’Università degli Studi di Macerata, dal titolo ‘Infinità / Immensità. Il manoscritto’, vedrà la riscoperta del patrimonio leopardiano dei manoscritti di proprietà del Comune di Visso; con ‘Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, L’Infinito, A Silvia’, a cura di Alessandro Giampaoli e Marco Andreani, si porta in mostra la sequenza fotografica al centro di uno dei capitoli più affascinanti e meno indagati della storia della fotografia italiana del dopoguerra e dei rapporti tra letteratura e fotografia.
Le celebrazioni continuano dal 30 giugno al 3 novembre 2019 (inaugurazione prevista il 29 giugno, giorno in cui cade il compleanno del poeta recanatese), con due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte, ‘Infiniti’a cura di Emanuela Angiuli e ‘Finito, Non Finito, Infinito’ a cura di Marcello Smarrelli, per un percorso sensazionale dall’epoca romantica a oggi.