Il terremoto continua ad avere effetti negativi sul turismo nelle Marche. Sono infatti in deciso calo le presenze, soprattutto di visitatori stranieri, che nel mese di ottobre sono diminuiti del 36% rispetto allo stesso mese del 2015, con una perdita netta per le strutture ricettive di 15 milioni di euro. Lo ha reso noto la Coldiretti che ha elaborato i dati diffusi dalla Banca d’Italia. I turisti provenienti dall’estero sono passati da 115mila a 74mila, mentre la spesa è scesa da 34 a 19 milioni di euro e i pernottamenti da 605mila a 224mila. E’ questa una delle conseguenze deleterie tangibili che stanno facendo seguito alle scosse di agosto e ottobre scorsi. Il trend turistico positivo è stato dunque radicalmente invertito. Nei primi otto mesi del 2016 infatti i viaggiatori stranieri nelle Marche erano saliti a quota 945mila, quasi il doppio dell’anno precedente (546 mila), miglior risultato degli ultimi cinque anni.
Le scosse, come ha evidenziato la Coldiretti, hanno determinato una vera e propria fuga di turisti con disdette delle prenotazioni ed effetti anche sulle aree considerate sicure. E il bilancio è destinato, purtroppo, ad aggravarsi. Nei centri cratere del sisma (87 i comuni marchigiani interessati) sono attivi 247 agriturismi e 143 esercizi alberghieri, più altri 844 tra B&B, campeggi, ostelli e altri esercizi ricettivi, per un totale di 27.600 posti letto. Per risollevare il turismo, sostiene l’associazione degli agricoltori, occorre: ”far ripartire le attività produttive, garantendo in tempi stretti l’arrivo di stalle mobili e moduli abitativi a tutte le aziende e gli allevamenti danneggiati, superando i ritardi accumulati”.