Jesi, il turismo regge anche se con difficoltà

Aumentano i soggiorni che però diventano sempre più corti

A Jesi, si registra un aumento di arrivi di italiani ma anche stranieri, tedeschi in particolare, ma si registrano flussi turistici anche dai paesi nordeuropei come Inghilterra, Irlanda e Francia. Si affacciano infine gli statunitensi e, a sorpresa, anche russi ed esteuropei. Jesi offre soluzioni per tutti i gusti per un turismo che copre varie fasce dalle nicchie del turismo enogastronomico ai percorsi culturali, dalle bellezze paesaggistiche al turismo d’affari e congressuale. Proprio su quest’ultimo i dati hanno fatto registrare nell’anno in corso un aumento del 25% anche se, come spiega il direttore Gianfranco Rolle “i soggiorni sono più corti e c’è meno gente. Siamo in media con lo scorso anno: giugno è andato bene, un 5% in più rispetto al 2006”. Tuttavia le lacune non mancano e parlano di scarsa o ritardata programmazione degli eventi, sia a livello cittadino che regionale, e poca attenzione alle eccellenze cittadine, centro storico soprattutto.

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