“Vogliamo andare controtendenza, vogliamo proporre all’Italia e all’Europa una Regione che si coniuga con l’aria, la terra e l’acqua. Non tutti lo sanno, ma in Molise in quasi tutti i nostri paesi, la notte se alzi lo sguardo verso il cielo si vedono le stelle, perché è una regione sana e pulita. Siamo pieni di perle non scoperte da troppa gente”. É quanto ha affermato Donato Toma, presidente della Regione, a margine degli Stati Generali del Turismo in corso a Termoli, organizzati dall’assessore al Turismo Vincenzo Cotugno. La kermesse ha raccolto tutte le anime del turismo e della cultura regionale per costruire la strategia futura, come proporre la regione su mercato turistico internazionale.
“Il Molise è una terra ancora incontaminata e forse ancora ingiustamente poco conosciuta che racchiude in sé numerose tipologie di turismo e non ha nulla da invidiare alle altre regioni – ha affermato Gianmarco Centinaio, ministro del Turismo – Dalla montagna al mare dai sapori e enogastronomia tipica con vini Doc e formaggi eccellenti, alle tradizioni passando per aree di forte interesse storico e artistico, il Molise – ha detto il ministro – possiede innumerevoli risorse da valorizzare. Occorrerà lavorare per attirare questi turisti, comprendere quale sia il metodo di promozione migliore per costruire un’offerta turistica adeguata. Tra le linee d’azione del Mipaf – ha aggiunt – fondamentale risulta il dialogo con le regioni alla ricerca delle sinergie che valorizzino i nostri territori e tutte le eccellenze che fanno grande il made in Italy”.
“Dal dibattito pubblico deve venire fuori il piano strategico per un progetto comune – ha detto Toma – che deve avere un taglio ambientalistico, che dovrà per forza fare i conti con le infrastrutture che mancano, specie nella viabilità. L’idea è l’elaborazione di un piano strategico su turismo e cultura. Proporre efficaci azioni di marketing: rete, sistema, marketing. Suggerire sistemi operativi per aumentare l’attrattività. Per la Regione l’idea è quella del turismo che deve venir fuori da operatori del settore. Se non operiamo in tandem turismo-infrastrutture non arriviamo alla finalità”.
Toma ha rimarcato come sia necessario valorizzare le tradizioni, quali per esempio le Carresi, le corse di carri trainate da tori e vacche, che sono state nel mirino degli animalisti e hanno prodotto inchieste delle procure. “Dobbiamo trovare il modo di far correre i nostri carri ma rispettando regole e sicurezza. Apriremo un tavolo con le prefetture”. Sui fondi europei e la manutenzione ordinaria delle strade Toma ha detto: “La scorsa settimana ho parlato con il ministro Toninelli: la Ue non permette di spendere su manutenzione ordinaria. Ho chiesto al ministro, e ho ricevuto una risposta positiva, di negoziare con l’Europa in modo che i fondi possano contenere interventi che riguardino la manutenzione ordinaria”.