Tutto esaurito in crociera, nessuna crisi per il comparto

Prenotazioni a +10% per Costa. Sulle navi Msc il 15% di turisti in più

Se c'è un settore che nemmeno la tragedia della Costa Concordia è riuscito a scalfire, è quello delle crociere che anche questa estate hanno segnato aumenti a due cifre, riscontrando un ampio favore da parte di un pubblico vario, fatto da famiglie ma anche da single.
Costa Crociere – che già aveva chiuso il 2012 con un bilancio positivo, dopo un crollo nella richiesta di viaggi in crociera solo nella prima parte dell'anno, in seguito al naufragio della Concordia – ha annunciato di aver avuto il tutto esaurito per lo scorso mese di agosto nelle sue 14 navi e prenotazioni in rialzo del 10% rispetto alla scorsa estate.    
Numeri in crescita anche per Msc Crociere. I turisti che quest'estate hanno infatti scelto una delle navi della compagnia per le proprie vacanze sono stati 62 mila, ovvero il 15% in più rispetto allo scorso anno.    
Obiettivi raggiunti anche per il gruppo Royal Carribben. "Chiudiamo la stagione italiana – commenta Gianni Rotondo, direttore generale di RCL Cruises Italia – con ottimi risultati in termini di presenze a bordo, auspicando una continua crescita del settore crocieristico anche nel 2014, che vedrà l'arrivo nel Mediterraneo di Oasis of the Seas, la nave più grande del mondo, e l'inaugurazione della Quantum of the Seas. Nell'anno in corso abbiamo registrato una forte crescita di clienti repeaters, ovvero alla seconda o terza crociera con la nostra compagnia. La presenza delle navi della flotta Celebrity Cruises – conclude Rotondo – ha rafforzato il nostro segmento del lusso e delle crociere di lunga durata che sono cresciute del 100% sul mercato italiano. E' forte l'interesse della compagnia a offrire agli ospiti italiani crociere sempre più in linea con le proprie esigenze".     
Inoltre, secondo il report 2012 presentato a Bruxelles da Cruise Lines International Association, l'Italia è il primo paese in Europa per il contributo del comparto crocieristico sull'economia con un valore di 4,5 miliardi di euro, in crescita dello 0,2% rispetto all'anno precedente e con un'incidenza di oltre il 28% sul contributo diretto dell'intero continente. Ma l'Italia è prima anche per l'impatto occupazionale, con 99.556 posti di lavoro all'interno del comparto, -0,4% rispetto al 2011.  

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