A Heathrow un sistema per scoprire se viaggiatore è in ritardo

L’obiettivo è far partire aerei in orario. Attualmente in T1 e T3, per Virgin Atlantic e Little Red

Fiato sul collo per i passeggeri che transitano all'aeroporto londinese di Heathrow. Per avere aerei sempre in orario, lo scalo sta sperimentando un sistema di monitoraggio dei viaggiatori. Incrociando i dati del volo con quelli della scansione del biglietto al check-in e all'ingresso dei controlli di sicurezza, un software è in grado di rilevare eventuali ritardi del passeggero e di invitarlo, tramite messaggio su schermo, o a raggiungere il gate il prima possibile oppure a tornare indietro perché sarebbe 'impossibile' raggiungere in orario l'imbarco.
L'iniziativa si chiama 'positive boarding' e anche se può apparire come una nuova versione del Grande Fratello è pensata per ridurre i disagi dovuti ai ritardi dei voli e garantire un'esperienza migliore a coloro che si presentano puntuali. Il software consente di ridurre il tempo perso dalle compagnie aeree nella ricerca di passeggeri ritardatari e dei loro bagagli.   
Il programma è operativo nei Terminal 1 e 3 dello scalo, per Virgin Atlantic e Little Red, ma è compatibile con i sistemi informatici di tutte le compagnie aeree. Il software fornisce a chi viaggia informazioni su misura per arrivare al gate in tempo: non segnala solo i ritardi, recuperabili o meno, ma comunica ad esempio anche se si sta effettuando i controlli nel Terminal sbagliato. Se invece una volta imbarcato il bagaglio si accumula un ritardo tale per cui l'aereo è 'perso', il viaggiatore viene rispedito indietro ma al tempo stesso il computer invia un segnale per il recupero immediato del suo bagaglio in stiva. Nella prima settimana, il sistema ha coinvolto 35mila passeggeri. Quasi la metà di questi (il 44%) avrebbe potenzialmente causato ritardi ai voli. 

 

 

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