Aeroporti chiedono revisione regole su slot in Europa

In Europa entro il 2050 la domanda del traffico aereo crescerà del 44% rispetto ai livelli del 2019 ma gli aeroporti europei non riusciranno ad accogliere fino al 12% della domanda dei passeggeri, a causa di una serie di fattori che ne limitano la capacità. I dati sono stati annunciati durante i lavori di “Airports Innovate 2024″, la due giorni organizzata da Aci (Airports Council International) presso il terminal 5 dell’Aeroporto di Fiumicino. Si tratta della principale conferenza dedicata ai principali temi dell’aviazione globale, organizzata da Aci Europe, Aci Asia-Pacific & Middle East e Aci World ed ospitata da Aeroporti di Roma.

“Gestire un aeroporto – sottolinea Olivier Jankovec, director general di ACI EUROPE – è troppo spesso simile a dirigere una fabbrica in cui hai investito senza poter realmente controllare la produzione e le prestazioni. Questo deve cambiare. I vincoli che affrontiamo nello sviluppo della capacità fisica, insieme all’imperativo della sostenibilità e all’aumento delle disruptions — in particolare quelle legate al meteo — indicano che gli aeroporti devono essere riconosciuti e dotati delle competenze per diventare padroni della propria capacità e delle proprie prestazioni. Questo deve iniziare con una revisione delle regole europee sugli slot aeroportuali, per garantire maggiore trasparenza ed efficienza, oltre a salvaguardare l’integrità e la competitività del nostro mercato dell’aviazione”.

In due recenti pubblicazioni – l’Airport Capacity Position Paper e l’Airport Operations Centres Guidebook – ACI EUROPE sottolinea infatti il ruolo centrale degli aeroporti nella gestione della loro capacità e operatività e la necessità di maggior allineamento e collaborazione tra tutti gli stakeholder, dalle compagnie aeree ai fornitori di servizi di navigazione aerea e di assistenza a terra fino ai regolatori. Ciò diventa ancora più importante alla luce delle sempre più frequenti interruzioni dell’operatività, dei sempre maggiori vincoli di capacità che l’ecosistema dell’aviazione si trova ad affrontare e della prevista crescita della domanda di traffico aereo.

“Negli ultimi 12 anni abbiamo investito 3 miliardi di euro nelle nostre infrastrutture, creando strutture sempre più moderne e funzionali – ha sottolineato Marco Troncone, Ceo di Aeroporti di Roma – Questo impegno ha portato l’aeroporto di Fiumicino a classificarsi al primo posto tra gli aeroporti europei per la qualità del servizio per sette anni consecutivi, affermandosi come centro di eccellenza e cantiere di innovazione riconosciuto su scala globale. Siamo fortemente impegnati affinché il Paese e il nostro territorio possano catturare in pieno il grande potenziale di sviluppo che si prospetta davanti a noi, offrendo un’esperienza di viaggio unica e sperimentando soluzioni sostenibili per i nostri passeggeri. L’aeroporto di Fiumicino rappresenta quindi oggi non solo un’infrastruttura strategica, ma un vero propulsore di soluzioni innovative e sostenibili”, ha concluso.

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