Anche il Parlamento vuol fare luce sull’incendio di Fiumicino

Ora sull’incendio che ha devastato l’area transiti del terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino arriva anche un fascicolo della commissione parlamentare sugli infortuni sul lavoro che ieri ha ascoltato i vertici di Aeroporti di Roma e le rappresentanze sindacali sul rogo divampato la notte tra il 6 ed il 7 maggio scorsi. Si tratta del primo di una serie di incontri che la commissione calendarizzerà a breve, durante i quali sentirà con ogni probabilità anche i vigili del fuoco e i medici della Asl che stanno conducendo le analisi allo scalo romano, dopo l’allarme inquinamento lanciato da operatori e dipendenti.    

“Ci sono state delle pressioni da parte di tutti per la riapertura quanto mai urgente del traffico aereo – evidenzia Valeria Mascoli, segretaria regionale del trasporto aereo della Filt-Cgil – Tutti i rilevamenti, sia quello della Hsi sia quello della Asl, sono stati successivi alla ripresa dell’attività e al passaggio dei viaggiatori”. 

Ed in attesa che nelle prossime ore arrivino i risultati degli esami della Asl, l’Usb torna all’attacco sullo stato di salubrità dell’aeroporto. “Ogni giorno decine di lavoratori, soprattutto quelli costretti a prestare servizio al T3, sono ricorsi alle cure mediche per i più disparati sintomi – si legge in una nota -. Vergognoso il silenzio dei ministeri della Salute, dei Trasporti e del Lavoro”.

Nel frattempo si attendono a breve anche i risultati dell’inchiesta della Procura di Civitavecchia che vede iscritti nel registro degli indagati non solo gli operai chiamati per la manutenzione dell’impianto elettrico, ma anche del coordinatore degli impianti tecnici di Adr.

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