Le norme del decreto fiscale collegato alla Finanziaria penalizzano gli scali, soprattutto per quanto riguarda sicurezza e operatività. Lo ha affermato il presidente della Assaeroporti, Domenico Di Paola in occasione della presentazione dell’ “Analisi della sostenibilità economica e proposte per lo sviluppo della mobilita” elaborato dall’associazione. Secondo lo studio, inoltre, “le tariffe aeroportuali italiane sono significativamente inferiori alla media europea e questo non permette di allocare l’effettivo costo del servizio sui reali utilizzatori degli aeroporti”. Attraverso l’analisi si è, inoltre, evidenziata “la scarsa incidenza delle tariffe aeroportuali sul costo finale dei biglietti aerei”. Per consentire un adeguato sviluppo del settore aereo, Assaeroporti ritiene necessario rimuovere alcuni ostacoli: dai requisiti di sistema alla mancata attuazione dei contratti di programma, il mancato adeguamento delle tariffe aeroportuali, la mancata riforma dell’aviazione civile fino al mancato risanamento e rilancio dell’Alitalia”. Per l’associazione, spetta alle società di gestione aeroportuali “ricoprire un ruolo strategico in sintonia con gli altri soggetti che operano nel settore” e trasformare “gli aeroporti in realtà imprenditoriali, in grado di garantire un’elevata qualità di servizi e massimi standard di safety e security”.