Berlino: chiude Tempelhof, lo scalo del ponte aereo

Al suo posto un centro commerciale o un centro benessere lusso

Ancora qualche ora e poi Tempelhof, lo storico aeroporto berlinese, teatro del Ponte Aereo dopo la seconda guerra mondiale, chiuderà per sempre i suoi cancelli. L’ora ‘X’ è fissata alla mezzanotte di giovedì 30 ottobre. L’ultimo aereo di linea decollerà alle 20.50 diretto a Mannheim, a Sud Ovest della Germania. Così nonostante le proteste di compagnie aeree e semplici cittadini, Tempelhof, il più piccolo dei tre aeroporti di Berlino (gli altri due sono Schoenefeld e Tegel), sarà costretto a chiudere. Il motivo? Innanzitutto lo scalo è in forte perdita. Lo scorso anno ha accolto solo 350.000 dei 20 milioni di passeggeri arrivati in aereo nella capitale tedesca. Inoltre la sua chiusura fa parte di un progetto per complessivi tre miliardi di euro che prevede l’apertura di un nuovo grande scalo – battezzato Bbi – nella stessa area a Est della capitale dove oggi sorge Schoenefeld. Quando il Bbi aprirà, prevedibilmente nel 2011 con la creazione di 40mila posti di lavoro, anche Tegel chiuderà i battenti. Al posto dell’aeroporto potrebbe sorgere un centro residenziale e commerciale oppure un centro benessere a cinque stelle. Ma per il momento sono solo ipotesi. Negli ultimi giorni, dopo 85 anni di servizio, l’aeroporto è stato preso d’assalto da migliaia di turisti, curiosi e berlinesi nostalgici: i pochi voli di linea che ancora utilizzano lo scalo hanno fatto spazio ad aerei turistici privati e anche uno dei DC-3 originali (del 1944), che nel 1948-49 ha partecipato al Ponte Aereo, ha fatto vivere a centinaia di persone l’emozione di atterrare sulle stesse piste dell’epoca.
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