Enav: più certezze per privatizzare ‘bene’

Bellizzi: Ente dovrà negoziarenuovo accordo con lo Stato e definire patto con stakeholder

Troppe incertezze sulla mobilità aerea attuale in Italia. Per il direttore generale dell'Enav Massimo Bellizzi, "il Paese deve fare ancora i conti con una situazione corrente caratterizzata da un'elevata frammentazione della domanda; la mancanza di un vettore di riferimento; la dispersione dei flussi di traffico aereo commerciale in una moltitudine di aeroporti di feederaggio ai grandi hub europei; un network sempre più variabile. In questa situazione per privatizzare 'bene' servirà qualche certezza in più".
"Nello specifico della gestione del traffico aereo – ha precisato Bellizzi intervenendo al convengo 'Privatizzazione degli aeroporti: quale futuro?' – per Enav sarà fondamentale comprendere come modulare e rivedere i servizi forniti su ogni aeroporto, negoziando un nuovo accordo con lo Stato (rinnovo del Contratto di Programma e del Contratto di Servizio) e definendo un nuovo 'patto' con gli stakeholder (nuove modalità di partenariato e accordi commerciali)".  
In generale, secondo Bellizzi, "se l'aeroporto è l'elemento critico, considerato che la Commissione europea non vuole e non supporterà la costruzione di nuovi aeroporti e, al contrario, imporrà il miglior utilizzo degli scali disponibili, l'obiettivo è incentivare la connessione intermodale, classificare gli aeroporti, promuovere il reciproco scambio della capacità residuale e favorire gli investimenti dei privati".

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