Fiumicino, compagnie contro aumenti tariffari

In assenza di opere nuove i pax rischiano di pagare il 50% in più

Nuovo attacco da parte delle associazioni delle compagnie aeree, Assaereo ed Ibar, il Comitato Utenti e l'AOC di Fiumicino contro l'aumento delle tariffe aeroportuali previsto dal contratto di programma.
"La normativa vigente – ricordano – prevede che le somme investite dalle società di gestione aeroportuale possono determinare un aumento delle tariffe solo a seguito dell'effettiva entrata in servizio dell'opera stessa mentre le tariffe presentate da Enac e Adr dimostrano, al contrario, l'intenzione di garantire alla società Aeroporti di Roma l'ottenimento di una sorta di pre-finanziamento, indipendentemente dalla messa in esercizio di nuove infrastrutture, assicurando altresì al gestore una remunerazione del capitale investito superiore di circa il doppio rispetto agli altri hub europei. Tale eventualità è nettamente respinta dalle compagnie aeree che ribadiscono l'invito alle autorità competenti ad un rigoroso rispetto delle norme comunitarie e nazionali vigenti.
Se venissero approvate le tariffe previste dal nuovo contratto di programma – concludono – i passeggeri e le compagnie aeree dovrebbero pagare mediamente il 50% in più pur in assenza di alcuna nuova opera".
Intanto, ieri, domenica 30 settembre, a Fiumicino ha ceduto un finger per motivi ancora imprecisati portandosi con sé anche il portellone di un aereo 777 (sembrerebbe Alitalia), in partenza per San Paolo del Brasile. Fortunatamente nessuna persona sembra essere rimasta coinvolta nell'incidente.  

editore:

This website uses cookies.