Fiumicino, Sabelli non vuole le low cost

Si teme congestione se nel 2019 Viterbo non dovesse essere pronto

"A Fiumicino le compagnie low cost non ci devono essere". Lo chiede l'amministratore delegato di Alitalia Rocco Sabelli, evidenziando il "timore fondato" che il Leonardo Da Vinci diventi "la soluzione a tutti i problemi se nel 2019 Viterbo non sarà pronto e Ciampino scoppia".
Quindi alla vigilia dell'avvio delle consultazioni Enac sul piano di sviluppo di Adr, Sabelli ha detto che "non bisogna avere fretta per definire un contratto di programma serio ed equilibrato. Non abbiamo pregiudizio sul contratto di programma e per questo vogliamo avere tutto il tempo". "Alitalia non è ostile e non lo è mai stata al contratto di programma. Riteniamo anzi – ha aggiunto – di poter trarre vantaggi da una rapida chiusura dell'iter". Quindi ha parlato anche di tariffe. "La nostra preoccupazione centrale non è il livello tariffario, questo non è un nostro pregiudizio". Poi ha indicato tre punti necessari: che "si facciano tutti gli investimenti che servono ma che si spenda meno possibile, che ci sia trasparenza dei conti e parità di condizione".  

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