Londra apre sesto scalo internazionale, da aprile arriva easyJet

Southend, nell’Essex, punterà al rilancio del turismo in direzione mare

Londra ha il suo sesto aeroporto internazionale. Il taglio del nastro dello scalo di Southend, finora un piccolo aeroporto locale con voli irregolari, apre la strada a un futuro di due milioni di passeggeri entro il 2020. Da aprile comincerà ad operarvi easyJet con una settantina di voli alla settimana per lo più verso località spagnole come Malaga, Ibiza, Alicante e Maiorca a cui si aggiungeranno presto Amsterdam e Belfast. Il punto di forza sarà il collegamento in treno per la centralissima Liverpool Street Station in 52 minuti, l'equivalente di Stansted ma a più buon mercato, con una linea che ferma anche a Stratford per l'Olimpic Park. 
Lo scalo, che si unisce ai più celebri Heathrow, Gatwick, Luton, Stanstead e London City, in un tranquillo angolo di Essex, promette la creazione di 500 nuovi posti di lavoro e il rilancio del turismo in direzione mare. Fino a quando non è stato comprato dal miliardario Eddie Stobart, Southend è rimasto per decenni un sonnecchiante scalo per piloti dilettanti.
Con sei aeroporti aperti nell'anno delle Olimpiadi, Londra si propone sempre di più come 'hub' globale quanto a collegamenti aerei: rivali popolose come Bangkok, Pechino, Istanbul, Tokyo e Roma di scali internazionali ne hanno solo due mentre New York con Kennedy, La Guardia e Newark arriva a quota tre.  Il volume di traffico che passa per Londra è ingente, secondo alcuni al limite della congestione: nel 2010, l'ultimo anno di cui ci sono i dati, sono transitati dagli scali londinesi quasi 130 milioni di passeggeri: 66 milioni da Heathrow, 34 da Gatwick, 18 da Stansted, 9 da Luton e 3 da London City.

 

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