É sempre più scontro politico sulla decisione di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, con un botta e risposta a distanza tra il sindaco della città Giuseppe Sala e il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Ad attaccare é il primo cittadino che non ha gradito le tempistiche (“una decisione così si prende in 24 ore?”) e soprattutto la decisione di Enac di non confrontarsi con Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, prima di dare l’ok all’intitolazione (vedi news).
Immediata la replica del ministro Salvini: “non ci fermeremo di fronte a insulti, attacchi e offese. E al sindaco di Milano Sala, dico di dare un attimo di attenzione alla città, di tagliare l’erba nei prati, di chiudere le buche sulle strade, di sistemare il decoro urbano, di garantire la sicurezza evitando che i vigili urbani si occupino solo di tasse e multe”. Quindi quello che è stato deciso sarà realizzato, “l’aeroporto di Malpensa sarà intitolato a Silvio Berlusconi”, perché “non vedo come la sinistra debba decidere, pur in minoranza, sempre tutto”.
Dal governo anche la ministra del Turismo Daniela Santanchè replica a Sala definendolo “il temporeggiatore” che “ha finalmente deciso di agire e di affrontare i tanti problemi, da lui mai risolti, di Milano. A cominciare dal più urgente: l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi”, scrive ironica sui social.
Sull’intitolazione dello scalo milanese all’ex premier scomparso poco più di un anno fa, il Pd, con la deputata Silvia Roggiani, chiede un’informativa urgente al ministro Salvini e sottolinea la necessità di prendere in considerazione altri nomi di personalità, arrivati dal territorio, a cui intitolare Malpensa. La Cgil di Milano pensa che una di queste potrebbe essere ad esempio Carla Fracci, étoile scomparsa nel 2021 e famosa in tutto il mondo. Mentre il capogruppo del Pd al Pirellone Pierfrancesco Majorino propone di intitolare lo scalo lombardo a Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso in Congo. Tra i nomi alternativi, proposti dal fronte del ‘no a Berlusconi’, c’è anche quello di Alessandro Manzoni, di Amalia Ercoli Finzi o Rosina Ferrario, la prima aviatrice italiana nata a Milano nel 1888.