Malpensa vuole restate hub e corteggia Lufthansa

Con nuovo hub carrier a sostituire Alitalia, recupero traffico in 3 anni

A causa dell’uscita di Alitalia, Sea è costretta a rivedere il suo piano industriale a solo un anno dal precedente. Le nuove linee guida 2009-2016 non rinunciano all’idea di hub per Malpensa attraendo un vettore hub carrier estero. Per questo ruolo Sea corteggia Lufthansa, con cui già ha un accordo strategico ma Giuseppe Bonomi, presidente del gestore degli aeroporti milanesi, prevede anche un’opzione B: nessun vettore a sostituire Alitalia e creare invece un grande aeroporto internazionale sul modello di Barcellona e Berlino con una rete di collegamenti a breve e medio raggio.
Il piano, presentato alla stampa, si sviluppa in due fasi. La prima caratterizzata dal recupero di traffico (a oggi degli 886 movimenti dismessi con l’addio di Alitalia ne sono stati recuperati 473) e la seconda a partire dal 2010 di sviluppo con un piano di investimenti fino a 1,4 miliardi di euro nell’orizzonte del piano. Con un nuovo hub carrier a sostituire Alitalia, Bonomi prevede di recuperare il traffico in 3 anni e di arrivare al 2015 con un traffico di 42 milioni di passeggeri e una crescita media annua del margine operativo lordo del 4,5 per cento. Alternativamente servirà più tempo, cinque anni per recuperare il traffico perso, e le previsioni al 2015 sono di 38,3 milioni di passeggeri e una crescita media annua del mol al 2,3%.
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