Finalmente oggi, dai cieli australiani, ha iniziato ad allontanarsi la nube di cenere eruttata da un sistema vulcanico in Cile. Adesso la nube si dirige verso lo stato-isola della Tasmania e la Nuova Zelanda. Gli aerei hanno ripreso a decollare dopo una giornata di voli annullati in tutti gli aeroporti del sud del continente, Sydney, Melbourne, Canberra e Adelaide, dove sono rimaste a terra decine di migliaia di passeggeri. La Qantas, compagnia di bandiera, ha reso noto che non sono riusciti a decollare circa 50 mila dei suoi passeggeri nelle ultime 48 ore, ai quali si aggiungono 13 mila passeggeri di Virgin Australia. Oggi, entrambe le compagnie hanno messo a disposizione aerei più grandi per smaltire il traffico arretrato. Ancora sospesi, invece, i voli per la Tasmania e la Nuova Zelanda. Secondo il Servizio di monitoraggio delle ceneri vulcaniche, é improbabile che la nube circumnavighi la terra una terza volta causando ulteriori disagi. Intanto la Qantas tira le somme dei danni e calcola una perdita di introiti pari a quasi 15 milioni di dollari. Secondo i dirigenti del turismo, le interruzioni nelle ultime 2 settimane sono costate al settore l'equivalente di poco meno di 12 milioni di euro.