Il dualismo tra Linate e Malpensa torna d'attualità e diventa oggetto di scontro tra l'ad delle Fs Mauro Moretti e il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Il primo sostiene che lo scalo varesino oggi conta 'più treni che aerei' e che i milanesi, a questo punto, debbono 'scegliere con razionalità' se privilegiare questo o Linate, mentre Lupi replica al manager di "pensare ai treni regionali affinché migliorino".
Uno scontro che diventa dibattito sul futuro di Sea, la società che gestisce gli scali milanesi, controllata al 54,81% dal Comune di Milano, con il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca che apre le danze e chiede di 'aprire una riflessione' sulla sua privatizzazione. Secondo Rocca, "Malpensa ha perso troppi treni" e quindi la Sea andrebbe privatizzata aprendo "al Fondo strategico italiano e ad operatori internazionali". Di tutt'altro avviso è il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, secondo il quale ''non è il momento giusto per privatizzare''.
Il sasso nello stagno lo lancia Moretti, proponendo di "scegliere razionalmente" tra uno scalo che ha un bacino di 8 milioni di abitanti (Malpensa) e Linate, il cui bacino è di 18 milioni ed è raggiungibile "in un'ora e mezza da Firenze".
Moretti ipotizza anche di raddoppiare l'aeroporto cittadino sfruttando l'Idroscalo, che andrebbe interrato per fare spazio ad una seconda pista, mentre l'adiacente scalo merci di Milano Smistamento potrebbe diventare "la nuova stazione della Milano-Venezia".
Un piano che però non piace a Lupi, il quale, ribadendo che "Malpensa è l'aeroporto strategico per il Nord-Ovest", come indicato nel Piano nazionale presentato dal Governo, chiede che venga collegato anche con l'Alta Velocità.