Il piano di investimenti per 1,4 miliardi di euro è confermato ma Sea prevede di allungare i tempi per ritornare ai livelli di traffico del 2006, ovvero prima che Alitalia abbandonasse Malpensa. Il quadro è stato tracciato dal presidente Giuseppe Bonomi a margine di un convegno promosso a Milano dalla Fit-Cisl sul tema della sicurezza. "Confermiamo gli investimenti per 1,4 miliardi di euro – ha spiegato – totalmente autofinanziati, già previsti nel vecchio piano dell’anno scorso, che però richiederà una rimodulazione dei tempi, a causa della crisi, per tornare ai livelli di traffico del 2006". A fronte dei 3 anni indicati dal vecchio piano Sea prevede un allungamento dei tempi che tuttavia non può ancora essere quantificato. Bonomi ha poi spiegato che "essendo il piano autofinanziato è strettamente legato al tema tariffario, i diritti sono fermi al 2001 e complessivamente sono inferiori del 39% rispetto alla media europea". Sea non pretende "un allineamento immediato – ha spiegato Bonomi – ma un adeguamento si impone per non pregiudicare gli investimenti". Secondo il manager "Malpensa non è deserto come molti vogliono far credere e lo dimostrano i dati di una recente relazione del ministero dei Trasporti che, contro un calo medio del 10-20% del traffico in Italia e in Europa, mostrano che c’é un aeroporto che a sorpresa è cresciuto, anche se di poco (+0,6% rispetto all’anno precedente)".