Sita: smartphone e social network scaccia crisi per aeroporti

Per il 2011 le società aeroportuali intendono investire nelle nuove tecnologie

Cellulari di ultima generazione, social network e nuove tecnologie. Così gli operatori aeroportuali puntano a superare la crisi. A rivelarlo è la settima edizione dell'Airport IT Trends Survey di Sita, la società specialista nella fornitura di soluzioni IT e servizi di comunicazione per l'industria del trasporto aereo, presentata a Roma in occasione del convegno "Liberalizzazione e crisi del mercato".
Secondo l'indagine, per otto aeroporti su dieci, gli investimenti in IT per il 2011 vanno mantenuti o incrementati perché sono fondamentali per migliorare l'efficienza e ridurre i costi. Nel 2009 gli operatori aeroportuali hanno investito il 3,6% dei ricavi (+0,4% rispetto al 2008) in nuove tecnologie. Il 30% degli aeroporti utilizzai nuovi canali e più della metà degli operatori ha deciso di ricorrere ai nuovi network per comunicare con la clientela e le community online. In particolare, il 60% punta sui social network per offrire informazioni sui voli e aggiornamenti operativi; il 52% già li utilizza o ha intenzione di implementarli per indagini o focus group, mentre il 48% per aggiornamenti su imprevisti o emergenze.
"Gli aeroporti – spiega Francesco Violante, ceo di Sita – sono sempre più indirizzati a investire in nuove aree, dai gate automatizzati per le operazioni di imbarco e per la sicurezza alle tecnologie di telefonia mobile di ultimissima generazione, che consentono di recapitare direttamente al passeggero le informazioni e i servizi necessari".
Grazie allo smartphone – sottolinea l'indagine – i passeggeri saranno in grado di effettuare il check-in in qualsiasi luogo e momento, ricevere via sms la carta d'imbarco, l'etichetta bagaglio e un avviso sull'inizio delle operazioni di boarding, nonché di accedere al gate passando allo scanner il telefonino.
E sempre più aeroporti decidono di dotarsi delle nuove applicazioni della telefonia mobile per una migliore gestione del flusso bagagli (31%), delle operazioni di rampa (17%, con previsioni al 24% entro il 2013) e abilitando aggiornamenti remoti per aerei e gate d'imbarco, con il 50% degli scali che già ne dispone o ne ha pianificato l'utilizzo entro il 2013.

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