Terrorismo, Francia prova test psicologici negli scali

Poliziotti interrogheranno i passeggeri con comportamenti sospetti

Dopo il mancato attentato sul volo Amsterdam-Detroit del 25 dicembre scorso, anche la Francia ha deciso di introdurre negli aeroporti la tecnica del 'profiling', ovvero un 'test psicologico' effettuato da agenti di polizia appositamente formati per delineare il profilo di un eventuale terrorista. L'adozione di questo nuovo sistema, già in uso in Usa e Israele, punta a rafforzare ulteriormente i controlli negli scali aeroportuali accanto ai body scanner, che presto verranno testati nel Paese.
Questo tipo di analisi comportamentale è basata soprattutto sull'apparenza: se il passeggero ha l'aria nervosa, si agita, resta in bagno troppo a lungo, automaticamente diventa un sospetto. Dopo il controllo del passaporto gli verranno rivolte alcune domande per stabilire il suo profilo: se ha già effettuato altri voli su quella linea, se ha viaggiato negli ultimi tempi, perché ha preso l'aereo, se viaggia solo, cosa fa nella vita. Al minimo ulteriore sospetto scatteranno controlli più approfonditi.

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