Troppo rumore su Londra, chiudere Heathrow

Il sindaco della capitale annuncia rivoluzione aeroporti e lancia progetto di un mega hub nel Kent

Chiudere l'aeroporto di Heathrow, perché il rumore degli aerei è diventato insopportabile e trasformare la zona in un nuovo quartiere con case, negozi e una università, deviando il traffico aereo su un gigantesco 'hub' da costruire nell'isola di Grain in Kent, nell'estuario del Tamigi, a 60 km dalla capitale. E' la proposta choc del primo cittadino londinese che, non contento della sua 'rivoluzione' nelle strade di Londra con più biciclette e nuovissimi autobus, è pronto a lanciare anche cambiamenti radicali per i cieli del Regno Unito. Il piano di Boris Johnson prevede come possibile variante anche l'ingrandimento dell'aeroporto di Stansted, che attualmente serve soprattutto le compagnie low cost. da cui partono molti voli della compagnia low cost irlandese Ryanair. Quello che è sicuro, nella mente visionaria del sindaco, è che non si può immaginare un futuro per Heathrow, come invece volevano i laburisti quando erano al governo, col piano per ingrandirlo.
Negli anni l'aeroporto di Heathrow è stato sfruttato sempre di più: si è arrivati nel 2012 a 70 milioni di passeggeri l'anno, contro i 60 milioni del 1998. Inoltre, negli ultimi anni, col boom delle low cost, sono stati ingranditi tutti gli aeroporti della capitale, dal City Airport a quello di Luton, per non parlare di Stansted. Questo non basterà però a soddisfare le richieste dei prossimi anni: il numero di passeggeri in Gran Bretagna è destinato a passare da 220 a 300 milioni entro il 2030.

Le proposte di Johnson sono state consegnate alla commissione governativa che ora le valuterà insieme a quelle di compagnie aeree e gestori aeroportuali. Il ceo di British Airways, Willie Walsh, ha già storto il naso, affermando che non ci sono i soldi per finanziare il mega progetto.

 

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