È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’Avviso, previsto dal decreto che disciplina le locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale, attestante l’entrata in funzione della Banca Dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche e del portale telematico del ministero del Turismo per l’assegnazione del Cin. Le disposizioni si applicano a decorrere dal 2 novembre 2024, sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso.
Contestualmente arriva il commento di AIGAB, secondo cui “la BDSR che si applica a tutte le strutture ricettive dagli affitti brevi agli hotel, rappresenti un passo avanti per consentire allo Stato di misurare il numero di attività produttive nel mondo ospitalità. Perché le nuove complessità introdotte con la BDSR siano efficaci nella lotta al sommerso – aggiunge l’associazione – è necessario che i Comuni a cui sono demandati i controlli si attivino per scovare coloro che promuovono online immobili senza CIN e li sanzionino. Per fare questo i controlli devono partire dallo screening dei codici sui portali, incrociando i CIN con quelli presenti nella BDSR. Diversamente, vorrebbe dire continuare a controllare chi è già in regola, rendendo inutile la burocrazia e i costi aggiuntivi delle nuove norme. E mentre i sindaci continuano ad invocare più poteri per limitare il mercato e imputano agli affitti brevi, oltre allo spopolamento dei centri storici anche il cosiddetto overtourism e l’aumento delle tariffe, noi ribadiamo che per il bene di tutti sarebbe meglio fare sistema anziché cercare capri espiatori rispetto a criticità strutturali cristallizzate da decenni. È sotto gli occhi di tutti la totale assenza di politiche pubbliche relative alla casa per giovani e fuori sede così come il fatto che l’affitto tradizionale con il contratto 4+4 ormai ha 40 anni e andrebbe aggiornato, come sarebbe ora di mettere mano ad un sistema di tutele per i proprietari. È questa la sfida del futuro”. conclude AIGAB.