Fiavet: urge rivedere regime speciale iva per adv

Per Renzi decisione della Germania avrà effetti negativi su turismo italiano

Desta preoccupazione in seno alla Fiavet la decisione del governo tedesco di diminuire di 12 punti (da 19 a 7) l’aliquota iva per i servizi alberghieri tedeschi. “In questo modo – spiega Cinzia Renzi, presidente nazionale Fiavet – si accentuerà ancora di più il problema della competitività del sistema turistico italiano e sarà ancora più difficile fare arrivare turisti stranieri in Italia. Inoltre, il governo tedesco incentiva il mercato turistico interno a discapito di quello outgoing: sappiamo bene quanto, nonostante alcune battute di arresto degli ultimi anni, siano importanti per l’economia turistica italiana i flussi tedeschi”. Secondo Cinzia Renzi, poi, “gli adv e i TO italiani sono doppiamente penalizzati perché, oltre a dover lavorare con servizi turistici mediamente più cari rispetto ai competitor europei, applicano l’aliquota iva ordinaria poiché i pacchetti e i servizi turistici erogati da loro non sono inseriti tra i beni e servizi a cui gli Stati Membri possono applicare una aliquota iva ridotta. Gli operatori italiani, infatti, si trovano a scontare una aliquota iva del 20% sul margine realizzato per la vendita del pacchetto turistico mentre ad esempio i colleghi spagnoli applicano l’aliquota del 16% e quelli inglesi quella del 15%”. Renzi conclude sollecitando le competenti autorità europee e nazionali sulla necessità della revisione del regime speciale iva per le adv che risale ormai a 30 anni fa.”

editore:

This website uses cookies.