Marriott International è riuscita a mettere le mani sulla rivale Starwood Hotel in una operazione valutata 12,2 miliardi di dollari, in titoli e contanti, che porterà alla creazione della più grande catena di hotel al mondo. Marriott amplierà così la sua dotazione di camere del 50%: il nuovo colosso alberghiero potrà contare su oltre 5.500 strutture totalizzando più di 1,1 milioni di camere sparse per il mondo. Starwood porta in dote catene di prestigio come Sheraton, Westin e St.Regis, mentre Marriott già può contare su circa 24 ‘marchi’ a partire da Courtyard fino a Ritz-Carlton e Fairfield Inn.
Questo accordo rappresenta il più grande takeover nel panorama dei grandi alberghi da quando, nel 2007, il fondo di private equity Blackstone Group ha rilevato Hilton per 26 miliardi di dollari.
Era da tempo che le sorti di Starwood erano sotto i riflettori: a febbraio scorso, l’allora ad Frits van Paasschen era stato costretto a lasciare la guida del gruppo per non aver riportato i risultati sperati. Al suo posto fu nominato Adam Aron, ma per un incarico ad interim. E ad aprile scorso, il gruppo aveva annunciato che il board stava esplorando ‘opzioni strategiche’ per il futuro della catena. Da allora erano circolati una serie di rumors sui mercati e tra le varie ipotesi c’era quella di un merger con Intercontinental Hotels Group cui fanno capo Holiday Inn, Candlewood Suites, Crowne Plaza, mentre negli ultimi tempi era spuntata anche la possibilità di un accordo con Hyatt Hotels.