Affitti brevi, F.A.R.E. chiede incontro ai sindaci delle città italiane

Pochi giorni fa, gli assessori di 11 città italiane sono stati chiamati a Bologna per discutere dell’emergenza abitativa nelle loro città e, da quanto apparso sui giornali, sembra che la causa di tutti i mali sia la categoria degli affitti brevi.

“Nel 2022 la Federazione F.A.R.E. aveva chiesto un incontro con molte delle Istituzioni delle città che si sono riunite a Bologna ma senza riscontro – afferma il presidente di F.A.R.E. Delia di Maio – e siamo pronti a richiederlo nuovamente per ribadire che i problemi che stanno sollevando i Sindaci sono dettati da ben altri fattori, e non certo dal fenomeno degli affitti brevi. Ci duole nuovamente constatare che, tranne in pochissimi e sporadici casi, non c’è stato alcun tipo di dialogo e confronto con la categoria e non ne comprendiamo le motivazioni”.

“Abbiamo da poco preso parte al Tavolo di confronto convocato dal ministro del Turismo incentrato sulle Locazioni Brevi, e tutte le realtà presenti hanno ribadito la necessità di far partire quanto prima la Banca Dati Nazionale e il Codice Identificativo nazionale, due strumenti che forniranno dati numerici più realistici e dai quali si deve partire per capire il reale andamento del fenomeno degli affitti brevi e non solo – continua il presidente di F.A.R.E. – perché  è troppo facile puntare il dito sulla categoria come la causa di tutti i problemi.

Altro aspetto fondamentale sul quale tutti, Associazioni e Istituzioni, dovremmo lavorare è quello di obbligare le Online Travel Agency  a pubblicare solo annunci di strutture provviste di Codice ma questo aspetto pare non interessi ai sindaci.

Vogliamo anche far presente che il fenomeno dello spopolamento dei centri storici di alcune città italiane è iniziato molto prima dello sviluppo delle locazioni brevi in Italia, ed è stato dettato da molteplici fattori, primo fra tutti il cambiamento naturale e fisiologico dello stile di vita delle famiglie. Siamo davvero sicuri che le famiglie vogliono tornare a vivere nei centri storici? Gli affitti brevi non hanno spopolato ma rivitalizzato i centri storici, dando nuova linfa all’economia diffusa di questi quartieri.

Il problema è quindi complesso e vasto – conclude il Presidente di F.A.R.E., e non si risolve puntando il dito ma attraverso una attenta analisi a 360 gradi, ascoltando le categorie coinvolte e con una cabina di regia unica e centrale, e non dando potere e discrezionalità ai singoli sindaci: chiediamo nuovamente un incontro, sperando stavolta di essere ascoltati perchè se si dovesse ignorare per l’ennesima volta la categoria questo ci farebbe pensare che le soluzioni proposte sono state fatte per danneggiare un settore a vantaggio di altri”.

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