Nonostante i provvedimenti volti al rilancio dell’economia nazionale, l’Italia sta subendo notevoli rallentamenti in questa fase di ripartenza che dovrebbe caratterizzare soprattutto i settori produttivi più duramente colpiti dall’emergenza Covid-19, tra i quali rientra senza dubbio l’industria del turismo, che rappresenta attualmente circa il 14% del PIL nazionale, e che aumenta in misura esponenziale in alcune Regioni, come Sicilia e Sardegna incidendo in misura rilevante su occupazione e crescita economia.
Per questo motivo, il direttore generale di ALIS Marcello Di Caterina e la direttrice di Confindustria Alberghi Barbara Casillo sollecitano le autorità sulla necessità di garantire uniformità di misure in tutte le Regioni italiane per la ripresa del turismo e dei servizi di trasporto.
“Sciogliere il nodo della mobilità è fondamentale perché il turismo non si muove senza la spinta propulsiva dei viaggiatori”, sottolinea Barbara Casillo.
“Oggi possiamo affermare che, dopo misure emergenziali previste all’inizio ed altre più strutturali inserite nel Decreto Rilancio, il turismo nel nostro Paese sta pian piano ripartendo. Siamo anche consapevoli che la ripresa avrà un andamento più lento rispetto ad altri settori perché l’intero comparto sta attraversando una situazione drammatica, con altissime percentuali di riduzione delle attività correlate. Al tempo stesso, però, registriamo con preoccupazione – prosegue il direttore generale di ALIS – che eventuali ulteriori proroghe di sospensioni successive al 2 giugno potranno avere effetti devastanti sulla ripresa della stagione turistica. Soprattutto in alcune Regioni, come Sicilia e Sardegna, nei confronti delle quali ALIS ripone da sempre massima attenzione per garantire con i propri associati la continuità territoriale, – aggiunge Di Caterina – è necessario avere risposte chiare, concrete ed immediate per la riapertura dei servizi di trasporto destinati al turismo”.
“Chiediamo pertanto al Governo di intervenire a sostegno dell’intera filiera turistica, e del trasporto in particolare, per salvare il salvabile della stagione estiva per scongiurare gravi ripercussioni sull’intera economia – concludono – e di sollecitare le Regioni insulari e soprattutto quelle con scarsa incidenza epidemiologica ad assumere decisioni uniformi per l’intero comparto turistico ed i correlati servizi di trasporto. Auspichiamo che questa situazione di incertezza possa essere superata al fine di garantire una vera ripartenza del Paese”.