Aperture negozi? Confesercenti: non aiuterà turismo

Critiche perché favorirebbe solo grande distribuzione: queste liberalizzazioni non servono

"Le indiscrezioni su una misura che preveda una norma di ulteriore liberalizzazione di orari e aperture dei negozi nei centri turistici fanno pensare ad una scelta a favore del turismo che invece è nei fatti inesistente". E' critica la Confesercenti sulla proposta del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che, a quanto pare, sarebbe contenuta nella bozza di manovra. "Le liberalizzazioni che servono al Paese – afferma l'associazione in una nota – non sono queste. Già ora la normativa prevede ampie deroghe a favore dei centri turistici di cui le diverse regioni si sono già da tempo dotate. Ultimo esempio quello di Firenze per il primo maggio. Le norme ci sono, sono esaustive e non va dimenticato che le Regioni in materia di orari hanno completa e diretta competenza. Inventarsi ora una nuova norma libera orari, porterebbe solo un regalo ulteriore a favore della grande distribuzione e non favorirebbe in alcun modo l'economia turistica che necessiterebbe in realtà di ben altri sostegni. Non è un mistero infatti – conclude la nota – che le città d'arte sono in Italia numerosissime e quindi è legittimo il dubbio che si punti ad un libera-supermercati proprio quando invece c'é la necessità di rilanciare anche ai fini sociali il piccolo commercio nelle realtà urbane".

 

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